Mai così vicino

15/06/2012

da VERBANIANOTIZIE su segnalazione di Gianni

La sera del prossimo venerdi 29 giugno 2012 all’Arena di Verbania, si terrà un concerto dei Têtes de Bois che avrà la caratteristica unica di essere completamente alimentato dall’energia prodotta da un centinaio di ciclisti volontari.

La manifestazione nell’ambito del Festival di Letteratura di montagna Letteraltura e in collaborazione con Te.Cu e con la Città di Verbania, verrà alimentata da 128 ciclisti che semplicemente pedalando, produrranno l’energia necessaria per sostenere l’intero spettacolo GOODBIKE, un viaggio nel mondo della bicicletta tra immagini, canzoni, racconti e versi.

L’Associazione Bicincittà-VCO, che sostiene attivamente l’organizzazione dell’evento, cerca gruppi di amici, famiglie (anche con bambini), sportivi o semplici amanti delle due ruote che vogliano diventare protagonisti attivi dello show.

Per dare la propria disponibilità, è possibile inviare una e-mail completa delle proprie generalità all’indirizzo ciclisti@letteraltura.it.
Per scaricare il modulo da compilare e consegnare successivamente alla direzione dello spettacolo e per avere maggiori informazioni, si può visitare il sito web di Bicincittà www.bicincitta-vco.it.

Le adesioni devono pervenire entro il 10 di giugno.

Secondo noi però si può provare ancora ad iscriversi…


Chi pedala ha fatto una scelta?

17/05/2012

Sabato partecipiamo alla manifestazione in perfetto critical mass stile, mi sa che ci si diverte, pur se la questione è più che seria.

http://valleolonarespira.wordpress.com


Auto: vita, morte e rinascita

22/10/2011

Se a Houston, in Texas, fai una passeggiata, la polizia accosta e ti chiede se hai un problema. Perché camminare non è normale: esci e prendi l’auto. Non è un caso isolato quando la vita sociale dei cittadini è decisa dagli ingegneri del traffico. L’auto davvero ecologica non è dunque una macchina meno inquinante ma una grande trasformazione che muta radicalmente l’organizzazione e i prodotti dell’industria, ridisegna la forma delle città e sposa una mobilità diversificata basata sui trasporti pubblici. Alexander Langer la chiamava “conversione” della produzione e degli stili di vita e per i centri di ricerca che studiano l’ecoefficienza, dal Wuppertal Institut di Wolfgang Sachs al Rocky Montain Institute di Amory e L.Hunter Lovins, al Natural Capital Institute di Paul Hawken, è la “terza rivoluzione industriale” ed investe tutti i settori produttivi.
Le prime analisi controcorrente, che mettono in discussione la civiltà dell’auto risalgono agli anni Ottanta (Sachs, “Die Liebe zum Automobil”), poi si intensificano. Danni ambientali e sociali, saturazione del mercato occidentale, una congestione del traffico tale da porre fine a un’idea di libertà nata con l’auto stessa (Guido Viale, “Vita e morte dell’automobile”). Di fronte alla crisi del settore è compito della politica cambiare la mobilità e riportare in vita l’urbanistica per riconsegnare ai cittadini strade e piazze, mentre l’industria automobilistica deve reinventarsi. Lo può fare guadagnando, sostengono i Lovins e Paul Hawken, ambientalisti favorevoli al mercato, ma per questo deve cambiare mentalità e abbandonare l’uso antieconomico delle risorse (“Capitalismo naturale”, ristampa 2011 Edizioni Ambiente). Seguire principi biologici, riusare materiali, eliminare sostanze inquinanti e smetterla di accanirsi contro gli operai, puntando piuttosto sulla produttività delle risorse, scelta che consente di «ottenere lo stesso lavoro utile da un prodotto o da un processo usando meno materiali e meno energia», liberando grandi quantità di capitale. «Ottimizzare la qualità invece di aumentare i prodotti» (Wuppertal Institut).
Se si vuole salvare l’auto bisogna dire la verità, riconoscere che il modello concettuale dell’industria automobilistica è superato, e superate sono le vetture che produce. Veicoli pesanti, dispendiosi, spreconi, rumorosi e inquinanti, pronti oggi a far danno anche nei Paesi emergenti. Innovazione è progettare modelli radicalmente diversi: più leggeri, aerodinamici, ibridi-elettrici. Un prototipo esiste già dal 1991 ed è l’Iperauto, creato dal Rocky Mountain Institute, non brevettabile, a disposizione della ricerca.
Perché non si cambia? Secondo Hawken l’ostacolo maggiore è culturale. I manager non comprendono i sistemi viventi e i rendimenti che derivano dal risparmio. Bisogna mostrare loro i calcoli e se ancora non capiscono che l’ecoefficienza riduce i costi operativi e fa guadagnare più che aumentando la produzione di auto obsolete o tagliando il lavoro, «cambiare in fretta un management inefficace». Negli ultimi dieci anni Daimler-Benz, Ford, GM, Volkswagen, Toyota, Renault-Nissan hanno cominciato a progettare vetture diverse. Ma non Fiat.

da: il manifesto (21/10/2011), quotidiano in crisi a causa dei tagli all’editoria cooperativa.


A convegno “Quali energie per il futuro?”

5/05/2011

venerdì 20 maggio alle ore 20,30 presso la Sala Leone da Perego via Gilardelli, 10 Legnano.

All’incontro oltre a varie personalità, sarà presente il Vice Sindaco della città di Brunico (BZ), uno dei due comuni italiani che hanno adottato le fonti di energia rinnovabile al 100%, il quale ci descriverà praticamente la loro esperienza. brochure


Così vicino e così lontano

7/02/2011

Da Repubblca.it la notizia che dimostra che una politica alternativa si può fare. Il limite dei 30 km/h sono una prassi nel centro di molte città: se mi pare di aver letto che esiste anche un effetto sul quantitativo di inquinamento prodotto, certamente renderanno più sicuro pedalare e camminare! In terzo luogo contrasta l’abuso dell’auto. Bravi i saronnesi!

Troppo smog in città
arriva il limite a 30 orari

A Saronno entra in vigore su tutte le strade cittadine un severissimo limite di velocità per tutti. Con l’obiettivo dichiarato di combattere l’inquinamento di VINCENZO BORGOMEO

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