“La corsa più pazza del mondo”

31/10/2007

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E’ il titolo di un libro che tratta del Giro del Burkina Faso. La ventunesima edizione della corsa è partita in questi giorni tra l’entusiasmo della popolazione.

Colonia francese fino al 1960, il paese africano con i suoi 13 milioni di abitanti e un’aspettativa di vita sotto i 50 anni anche per via dall’Aids, è innamorato del ciclismo. Il libro di Marco Pastonesi, «La corsa più pazza del mondo», edito da Ediciclo, ce ne racconta la storia.

Eccoci un assaggio nell’articolo pubblicato un’anno fa sulla Gazza, e le belle immagini di Cristophe Ena.

Il primo che lo legge ci faccia sapere.


Buone notizie da Groningen

19/10/2007

Guardate il servizio (Pedala!) di Report e ditemi: a quando una gita in Olanda?

Per altre info: www.report.rai.it


50 ore no-stop

18/10/2007

Ricevo ed inolto l’annuncio di un ciclista critico e solitario, bisognoso ti tutto il nostro incoraggiamento ed affetto..

Nome: Enzo
età: indefinita
stato civile: uomo libero e… sposato
cittadinanza: il mondo intero
professione: operaio
società: Friesian team
amo: la pace e il kaos, il mio gatto, il mese di marzo, i cieli d’Irlanda e l’Islanda, viaggiare in bicicletta, i pistacchi e la birra, il rap e lo djambè, mia figlia.

Mi batto da sempre perché la bicicletta sia riconosciuta come un comune mezzo di trasporto e non come un elemento di fastidio sulle strade trafficate nell’ora di punta o in una notte autunnale di luna piena. Troppi pensano che la bici sia solo uno sport, uno svago della domenica. Preferibilmente da farsi sulla ciclabile del parco delle Groane. Sono cosciente quindi dei rischi quando mi reco al lavoro, ma non per questo voglio rinunciare al mio mezzo preferito.
Questa mia “50 ORE NO-STOP” anche per chiedere spazi sicuri a Cesate. Ed una pista ciclabile intestata a Manuel!
Ma perché proprio 50 ore e non 24 o 48? Per festeggiare i miei primi 50 anni!

Programma: Partenza venerdì 26 ottobre alle ore 18 da via Romanò (Manuel corner). L’idea è di “girare” su un circuito di 20 km circa attraversando i comuni di: Cesate-Solaro-Limbiate-Caronno P.-Garbagnate-Lainate.
Per rimarcare il numero “50” tenterò di girare 50 volte, sostando 3/4 ore la seconda notte e quanto mi basterà per alimentarmi. Arrivo domenica 28 alle ore 19 al centro sportivo di Cesate.
Vi aspetto tutti, amici e parenti, conoscenti e “frisoni” per festeggiare insieme con stuzzichini e torta.
Ma anche sulla strada , per due parole e un caffè, all’apertura del primo bar…

Enzo

PS. L’immagine l’ho scelta io!


Cinema anche a Milano, nell’ultima ciclofficina nata in città

11/10/2007

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Mercoledì critical e giovedì inizia CINEMAMBIENTE a Torino

7/10/2007

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Accenniamo all’appuntamento che, ormai consolidato, non dovrebbe più sfuggire: mercoledì 10 si critica. Ritrovo consueto in piazza grattacielo alle 21. [IL VOLANTINO]

Il giorno dopo inizia a Torino il festival Cinemambiente che, fino al 16 Ottobre, presenterà oltre cento film dedicati alla salute del pianeta. Sono tre categorie in concorso all’ENVIRONMENTAL FILM FESTIVAL: documentari italiani, internazionali e cinema d’animazione.

Ad inaugurare una X edizione decisamente hollywoodiana sarà, in anteprima assoluta, il documetario L’undicesima oradi Leonardo DiCaprio.
Inseriti nel Concorso Internazionale Documentari, lo svedese The Planet, sulle verità e le bugie riguardo gli attuali cambiamenti climatici, A Crude Awakening, pellicola che esamina la nostra dipendenza dai carburanti fossili e le conseguenze del loro graduale esaurimento, The Great Warming, narrato dalle voci di Keanu Reeves e Alanis Morissettee incentrato sul tema del surriscaldamento globale, e, infine, Il mio paesedi Daniele Vicariche ripercorre il viaggio in Italia commissionato nel 1960 da Enrico Mattei a Joris Ivens e che diede origine al documentario L’Italia non è un paese povero.
Tra gli italiani in gara, di grande attualità, 13 variazioni su un tema barocco – Ballata ai petrolieri della Val di Noto, ispirato alla battaglia, sostenuta dallo scrittore Andrea Camilleri, degli ambientalisti contro le trivellazioni dei petrolieri americani.

Ma in città il festival porterà nei locali, a diretto contatto col pubblico più vario e magari non volontarimente interessato, anche medi e cortometracci a tema. Tra questi non poteva mancare un film pluripremiato sulle Biciclette.

E persino il pubblico sarà protagonista del Festival attraverso il concorso Ecotribe: i migliori cortometraggi, di 3 minuti al massimo, realizzati con il videofonino e che trattino temi “verdi”, caricati sul sito entro il I Ottobre, saranno premiati da una giuria di giovani.

Segnaliamo inoltre EcoKids, un programma rivolto alle scuole elementari, medie e superiori.

Quest’anno al tema centrale dell’ambiente è associato quello dei diritti umani ed in particolare quello del lavoro e delle sue condizioni, cui è dedicata la retrospettiva Tempi moderni- il cinema e l’industria in Italia.

La manifestazione di quest’anno è quasi sicuramente il primo evento culturale in Italia a potersi dichiarare di nessun impatto ambientale. Cinemambiente compenserà infatti le emissioni di gas serra prodotte durante il suo svolgimento attraverso l’acquisto di un numero equivalente di tonnellate di “anidride carbonica evitata”. L’ammontare esatto verrà calcolato alla fine del festival, mentre tutti gli spazi sono illuminati da lampadine a basso consumo e le pubblicazioni utilizzano carta reciclata.
Tutte le proiezioni saranno ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.

Per una bella gita a Torino non ci resta che consigliare la formula treno+bici; la città è molto bella, dal Po al centro storico, dai mercati alle periferie operaie, e il nostro veicolo preferito è sempre il più efficiente.