Bicipace in tandem

29/05/2008

Due amici dell’unione italiana ciechi ed ipovedenti, che si sono preparati per la bicipace di domenica, sono rimasti senza driver-partner. E’ un’occasione splendida per chi non avesse una bicicletta o volesse cimentarsi con la pedalata a quattro gambe. Potete contattare Danilo al xxxxxxxxxx


Pedale contagioso

28/05/2008

Venerdì il giro: la tappa forse decisiva partirà da Legnano. La città sarà bloccata al traffico, le scuole chiuse, dunque, prima e dopo tutti a spasso in bici, al parco, al Villoresi, all’Auchan.

Venerdì sera inizia la ciemmona 08. Da Milano, col treno, si parte la mattina presto, per partecipare alla consueta massa mensile romana. Nel tardo pomeriggio con tappa notturna a Livorno, per essere presenti alla massa interplanetaria di sabato pomeriggio, ecc ecc.

Domenica la nostrana, mitica, splendida, oceanica, BICIPACE.


Chris Carlsson è tra noi

23/05/2008

Domani dal pomeriggio a notte, in un luogo simbolo della Milano che resiste al progresso senz’anima, potrete stringere la mano al ideatore della Critical Mass.

Programma dettagliato sul sito del Torchiera.


Usato sicuro

23/05/2008

riproduzione della macchina a pedali di Leonardo

In attesa di una ciclofficina legnanese, dove potremo rimettere in strada la bici dei nonni nascosta in cantina, ecco un suggerimento per procurarsene una simile.

Rigorosamente recuperate con passione, troppo belle per lasciarle legate ai cancelli della stazione, sono garantite sei mesi, salvo per i danni provocati.


…contunua

22/05/2008

Avevamo pubblicato il comunicato del comitato nato spontaneamente per la liberazione di Olivier Theron. Ora la detenzione giunge al termine ma…

Communiqué pour la libération d’Olivier Théron

19-05-2008

Fondateur de l’association “Vélorution” à Toulouse, Olivier Théron est incarcéré à la Maison d’arrêt de Seysses depuis le 30 novembre dernier. Il est devenu prisonnier politique en France pour avoir jeté en 2004 deux pots de yaourts périmés sur la vitre arrière de la limousine du Ministre de l’Intérieur de l’époque, Nicolas Sarkozy, alors que celui-ci circulait à contre sens dans les rues de Toulouse, en grillant les feux et en dépassant largement la vitesse autorisée.

A partir de là, les choses s’enchaînent rapidement. Olivier Théron est arrêté à de multiples reprises lorsqu’il circule à vélo en ville ainsi qu’en fin de manifestations cyclistes. A chaque fois il est mis en garde à vue, inculpé et condamné pour des faits initialement qualifiés d’infraction au code de la route ou d’entrave à la circulation, puis requalifié au commissariat d’outrage ou de rébellion.

Pour n’avoir jamais renoncé à exprimer publiquement ses idées et pour avoir dénoncé maintes fois le harcèlement policier et l’arbitraire des décisions de justice à son encontre (le refus systématique de fournir le dossier d’accusation à la défense, l’absence de débats contradictoires, l’intimidation des témoins par les forces de l’ordre, la non poursuite des plaintes déposé par lui-même pour les arrestations arbitraires et les “bavures policières” commises), les juges toulousains l’ont condamné lourdement, à l’ère sarkozienne, à 7 mois de prison ferme.

Libérable initialement le 13 mai 2008, après 6 mois de détention, Olivier Théron s’est vu signifier à quelques jours de sa sortie annoncée un retrait de crédit de remise de peine de 14 jours sur ordonnance du Juge d’application des peines Alain Moulis. L’ordonnance est anti-datée car elle a été émise par fax le 7 mai tandis que la signature du juge est datée du 9 mai.

Cette décision bâclée à la veille du pont de la Pentecôte sans réunion de la commission d’application des peines s’inscrit dans une série de mesures d’acharnement qu’Olivier continue à subir en tant que prisonnier. Mi-mars il a été mis en co-détention avec un condamné pour viol en récidive (condamné à 15 ans en première instance). Cette co-détention problématique a pu être écourtée grâce aux soutiens extérieurs qui ont sonné l’alerte. Début avril on l’a obligé à remettre au directeur de la prison une lettre de démission de la formation qu’il suivait depuis janvier, sous prétexte qu’il prenait la place à un co-détenu. Mi-avril il a eu droit à une commission disciplinaire et à la condamnation à 7 jours de mitard suite à un coup monté à son encontre. Il a eu droit également à de multiples menaces de la part des matons, y compris de mort.

Aujourd’hui, le 19 mai, nous apprenons qu’il a été extrait de la prison, mis en garde à vue et auditionné à la gendarmerie de Seysses suite à une nouvelle plainte pour outrage déposée contre-lui par le procureur de la République Bellacène qui siégeait jusqu’alors dans toutes les commission d’application de peines le concernant. Cette plainte déposée récemment concernerait des faits antérieurs à son incarcération. Si aujourd’hui une nouvelle inculpation se dessine, il pourrait être maintenu en détention après le 27 mai.

Malheureusement en France, ce ne sera pas une première. Récemment le journal “Libération” a fait connaître le cas d’une femme qui a été condamnée à 7 mois de prison en 2002 et qui n’en est sortie qu’en 2007. 5 ans en tout. Le rallongement de sa peine était du a une série de plaintes déposées contre elle par des fonctionnaires de l’Administration Pénitentiaire et de la Justice, pour un délit sans cesse ressassé : “l’outrage”.

Depuis 172 jours que Olivier Théron est privé de liberté, de droits et de sécurité, chaque jour de détention est de trop.

Nous demandons l’arrêt immédiat des poursuites contre lui et appelons à une large mobilisation le jour prévu de sa libération, le 27 mai 2008, ainsi qu’à une conférence de presse pour l’accueillir en liberté.

Le Rassemblement aura lieu devant le TGI de Toulouse, place du Salin, le mardi 27 mai 2008 à 18 h suivi d’une conférence de presse et d’un pot d’honneur.

Le comité de soutien à Olivier Théron contact : olivier.libre@no-log.org

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Comunicato per la liberazione di Olivier Theron

Fondatore dell’associazione “Vélorution” a Toulouse, Olivier Théron è prigioniero al carcere di Seysses dal 30 novembre. È diventato un prigioniero politico in Francia per aver lanciato nel 2004 due vasetti di yogurt scaduti sul vetro dello sportello posteriore della limusine del Ministro dell’interno dell’epoca, Nicolas Sarkozy, mentre circolava in contromano nelle strade di Toulouse, passando con il rosso e oltrepassando abbondantemente i limitidi velocità.

A partire da quel momentogli avvenimenti precipitano rapidamente. Olivier Théron viene arrestato a più riprese mentre pedala sulla sua bici in centrocittà o partecipa a della manifestazioni ciclistiche di dissenso. Olivier viene messo in “garde à vue”, incriminato e condannato per dei fatti inzialmente qualificati di infrazioni al codice stradale, poi diventati oltraggio e ribellione una volta arrivati al commissariato di polizia.

Per non aver mai rinunciato a esprimere pubblicamente le sue idee e per aver denunciato più volte le pressioni e le minaccie degli agenti e l’arbitrario delle decisioni del tribunale contro di lui (il rifiuto sistematico di accesso alla difesa al dossier dell’accusa, l’assenza di dibattito contraddittorio, l’intimidazione dei testimoni da parte delle forze dell’ordine, la non accettazione delle denuncie depositate da Olivier stesso per difendersi da questi « arresti arbitrari »e gli « abusi » commessi), i giudici tolosani lo hanno condannato pesantemente, nell’era sarkosista, a 7 mesi di prigione.

Olivier sarebbe stato inizialmente scarcerabile il 13 maggio 2008, dopo sei mesi di detenzione, ma si è visto notificare a qualche giorno dalla sua uscita annunciata un decurtamento di 14 giorni che gli erano stati cancellati per buona condotta su ordine del giudice di applicazione delle pene Alain Moulins. Questo ordine è anti-datato visto che è stato trasmesso via fax il 7 maggio mentre la firma data del 9 maggio.

Questa decisione presa la veglia della Pentecoste senza una riunione della commissione dell’applicazione delle pene s’iscrive in una lunga serie di atti di accanimento che Olivier continua a subiré da quando è detenuto. A metà marzo è stato messo in cella con un condannato per violenza carnale e recidiva (condannato a 15 anni in prima istanza). Questa codetenzione problemática è finita solo grazie al sostegno esteriore che ha suonato il campanello d’allarme nella società civile. All’inizio di aprile Olivier è stato obbligato a consegnare al direttore della prigione una lettera di dimissioni dalla formazione che stava seguendo con il pretesto che il posto sarebbe stato di un co-detenuto. A metà aprile è passato davanti alla commissione disciplinare della prigione per prendersi 7 giorni di cella di rigore per una trappola architettata dal suo co-detenuto e dagli aguzzini della prigione che lo hanno allo stesso tempo minacciato di morte.

Oggi, il 19 maggio, apprendiamo che è stato portato alla centrale della gendarmeria di Seysses e interrogato per una nuova denuncia per oltraggio depositata dal procuratore Bellacène nei suoi confronti. Lo stesso che era presente in tutte le commissioni d’applicazione delle pene concernanti Olivier. Questa denuncia appena depositata si riferisce a dei fatti avvenuti prima dell’incarcerazione di Olivier. Se una nuova accusa si profila all’orizzonte l’orizzonte potrebbe restare a striscie per Olivier, anche dopo la fine della sua pena, il 27 maggio prossimo.

Sfortunatamente in Francia questi fatti non accadono per la prima volta. Recentemente nel quotidiano « Liberation » a fatto conoscere la storia di una donna che è stata condannata a 7 mesi di prigione nel 2002 e ne è uscita solo nel 2007. Cinque anni in tutto. La sua pena è stata prolungata con una serie di denuncie depositate contro di lei dai funzionari dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia, per un delitto reiterato senza sosta : « l’oltraggio ».

Da 172 giorni Olivier Théron è privato della libertà, dei diritti e della sicurezza della sua persona. Ogni giorno di detenzione è di troppo.

Chiediamo la fine delle accuse contro di lui e chiamiamo a una grande mobilizzazione il giorno della sua liberazione, il 27 maggio 2008, e una conferenza stampa per fargli una degna accoglienza se sarà liberato.

Il picchetto si terrà davanti al Tribunale di Grande Instanza di Toulouse, a place du Salin, martedi 28 maggio 2008 alle 18 con conferenza stampa e rinfresco.

Il comitato di sostegno a Olivier Théron contact : olivier.libre@no-log.org

http://toulouse.indymedia.org/article.php3?id_article=23399

https://olivierlibre.toulousecampus.info/wiki

http://olivierlibre.bloguez.com