Affiderei al video ed alle foto raggiungibili con il seguente link il racconto della ciemmona, pare, più partecipata della storia.
http://www.youtube.com/watch?v=rwJYgs8ibvs
http://picasaweb.google.it/marco.pie/CiemmonaDeNoantri2008/photo#s5207690626254091346
http://picasaweb.google.it/marco.pie/Ciemmona2008/photo#s5208430759237337794
http://picasaweb.google.it/marco.pie/TuttiARMare2008/photo#s5208811355963345954
Ma non resisto: è stata la mia prima, e la gioia è espressa chiaramente dal mio faccione, ma è stata anche la più seguita dai mass media, segno dei tempi? Da Repubblica alle pagine romane della Gazza, passando per il Manifesto, Dnews ecc ecc hanno prima annunciato poi commentato il raduno di migliaia di ciclisti.
Venerdì ero ancora in viaggio. Sabato e domenica invece me la sono proprio spassata.
31 maggio, h 16 c.ca: da piazza san Giovanni si è partiti più colorati che mai, disseminando fiori, piste ciclabili e spillette commemorative. Il tragitto breve, per metà sull’autostrada urbana, passando dai quartieri Prenestino, s. Lorenzo, Termini, piazza Repubblica, dal traforo sotto il Quirinale, Trinità dei monti e piazza del Popolo, ci ha portato in 4 ore al Pincio, dove si spera non procedano i lavori di realizzazione dell’assurdo parcheggio. Qui relax, bivacco, aperitivo autogestito, senza piatti di plastica.
1 giugno, h 13 c.ca: a Piramide siamo ancora in tanti, tantissimi, forse 600, si parte per il mare. La strada è dritta, via C. Colombo, 8 corsie, nemmeno una ciclabile, ma a tratti siamo solo noi. Dove manca il controviale, che preferiamo, i mezzi a motore si accodano. Al lido ci sceglie una zona meno organizzata, c’è comunque un bar-ristorante provvidenziale. Bagno, e poi si parte alla ricerca dell’area che ci ospiterà per la notte. Saranno un centinaio le tende, noi dormiamo fuori, sotto le stelle, non prima di aver indugiato a lungo intorno al fuoco. La mattina ci sveglia il cielo plumbeo. Mi metto alla ricerca del mio portafogli, smarrito la sera prima, riconsegnatomi prontamente dal mio salvatore, un po’ d’ordine e mollo la compa, non abbiamo l’impermeabile.
In serata giunge l’eco di una pessima conclusione: chi ha preso in gruppo la metro per il centro e chi ha deciso di tornare a pedali, è rimasto in stato di fermo per un paio d’ore, in stazione o sotto la pioggia. La motivazione è il timore del disturbo alla parata militare, tant’è che, a km di distanza dai fori imperiali, non sono ammesse le felpe Critical Mass e vengono fatte indossare a rovescio.
Il lieto fine è rimandato.