Sabato è il 25 Aprile, la CM si aggrega alle staffette, domenica

21/04/2009

Siccome, casualmente, sabato 25 aprile saremo tutti a a Milano, per la manifestazione nazionale, per celebrare i partigiani e ribadire la gratitudine verso coloro che ci hanno liberato… NON SAREMO IN PIAZZA MOCCHETTI.

L’appuntamento è per domenica, in bici, sui luoghi della resistenza, come le staffette partigiane. Ci si incontra al Circolone alle 14.

Stasera IL PAESE DELLA VERGOGNA di Daniele Bianchessi che calcherà il palco della sala Ratti con i Gang.

staffette


viene voglia

31/03/2009

bicicontro
È stata la volta dei biciblock, quest’oggi.
Una quarantina di biciclette, in fila indiana lungo Strada Pasubio, hanno “accompagnato” per alcuni chilometri i camion della ditta Carta Isnardo, azienda di Novoledo subappaltratrice al Dal Molin, oltre che implicata in molti progetti di guerra in giro per il mondo.

Rallentare i lavori di chi si riempe le tasche – Carta Isnardo – con la militarizzazione del territorio, la devastazione ambientale, i progetti di guerra; ma anche mettere uno dei tanti granellini di sabbia negli ingranaggi statunitensi che vorrebbero Vicenza al proprio servizio.

Quella di oggi è una delle tante iniziative per ostacolare il progetto a stelle e strisce; Vicenza non è una colonia statunitense: chi, tra i comandi militari statunitensi, ha deciso di calpestarla, dovrà farsene una ragione.

http://lombardia.indymedia.org/node/15050


Super8

8/03/2009

Risistemiamo le nostre bici

21/01/2009

Dopo l’inverno passato in garage, o sotto la neve e la pioggia, ecco l’occasione imperdibile per prepararsi ad una nuova stagione in sella, ed in massa critica.

dalle 10 alle 15

ciclocanazza


Ciemmona 2008

13/06/2008

Affiderei al video ed alle foto raggiungibili con il seguente link il racconto della ciemmona, pare, più partecipata della storia.

http://www.youtube.com/watch?v=rwJYgs8ibvs

http://picasaweb.google.it/marco.pie/CiemmonaDeNoantri2008/photo#s5207690626254091346

http://picasaweb.google.it/marco.pie/Ciemmona2008/photo#s5208430759237337794

http://picasaweb.google.it/marco.pie/TuttiARMare2008/photo#s5208811355963345954

Ma non resisto: è stata la mia prima, e la gioia è espressa chiaramente dal mio faccione, ma è stata anche la più seguita dai mass media, segno dei tempi? Da Repubblica alle pagine romane della Gazza, passando per il Manifesto, Dnews ecc ecc hanno prima annunciato poi commentato il raduno di migliaia di ciclisti.

Venerdì ero ancora in viaggio. Sabato e domenica invece me la sono proprio spassata.

31 maggio, h 16 c.ca: da piazza san Giovanni si è partiti più colorati che mai, disseminando fiori, piste ciclabili e spillette commemorative. Il tragitto breve, per metà sull’autostrada urbana, passando dai quartieri Prenestino, s. Lorenzo, Termini, piazza Repubblica, dal traforo sotto il Quirinale, Trinità dei monti e piazza del Popolo, ci ha portato in 4 ore al Pincio, dove si spera non procedano i lavori di realizzazione dell’assurdo parcheggio. Qui relax, bivacco, aperitivo autogestito, senza piatti di plastica.

1 giugno, h 13 c.ca: a Piramide siamo ancora in tanti, tantissimi, forse 600, si parte per il mare. La strada è dritta, via C. Colombo, 8 corsie, nemmeno una ciclabile, ma a tratti siamo solo noi. Dove manca il controviale, che preferiamo, i mezzi a motore si accodano. Al lido ci sceglie una zona meno organizzata, c’è comunque un bar-ristorante provvidenziale. Bagno, e poi si parte alla ricerca dell’area che ci ospiterà per la notte. Saranno un centinaio le tende, noi dormiamo fuori, sotto le stelle, non prima di aver indugiato a lungo intorno al fuoco. La mattina ci sveglia il cielo plumbeo. Mi metto alla ricerca del mio portafogli, smarrito la sera prima, riconsegnatomi prontamente dal mio salvatore, un po’ d’ordine e mollo la compa, non abbiamo l’impermeabile.

In serata giunge l’eco di una pessima conclusione: chi ha preso in gruppo la metro per il centro e chi ha deciso di tornare a pedali, è rimasto in stato di fermo per un paio d’ore, in stazione o sotto la pioggia. La motivazione è il timore del disturbo alla parata militare, tant’è che, a km di distanza dai fori imperiali, non sono ammesse le felpe Critical Mass e vengono fatte indossare a rovescio.

Il lieto fine è rimandato.